17 febbraio 2013

Ci vuole ironia, umiltà e... un bacio piccolissimo. Parola di Rocco Siffredi

Una settimana carica di capovolgimenti di fronte. In quale senso non c'è bisogno di dirlo, perché non sapevo come iniziare il post e la prima frase che mi è campata per aria l'ho usata. Detto questo, dopo sette giorni da domenica scorsa sappiamo che il papa Benedetto XVI è stato licenziato, problemi con il capo (by The David Letterman Show); un asteroide ha quasi avverato la profezia Maya con un mese di ritardo; un manipolo di meteoriti impazziti ha distrutto mezza Russia e cosa molto più importante c'è stato uno speciale di Voyager del grande Roberto Giacobbo. Ma cosa ancora più importante :

Legend of the Seeker - La spada della verità



Finisce la serie, trasmessa su rai4 nell'ultimo mese e 1/2, del Cercatore e della Depositaria. La storia in breve prende spunto dal fantasy di Terry Goodkind e contrappone due rappresentanti della famiglia Rahl. Darken Rahl e Richard Cypher attraversano l'intricato percorso della Profezia. Validi motivi per vedere questa serie sono che la Depositaria è una discreta bonazza e che la Mord-Sith bionda è abbastanza una gnocca. (Ho poi scoperto che il mago Zedd non è altri che Bruce Spence, l'uomo delle trilogie famose e quello con l'elicotterino in Mad Max)

Elio e le Storie Tese - Un Bacio Piccolissimo - La canzone mononota



Questa settimana oltre alla fine della serie su citata, concede un momento di raccoglimento e riflessione. Le parole di Rocco Siffredi. Con una chitarra piccolissima, un basso piccolissimo, uno xilofono piccolissimo, un pianoforte piccolissimo e una batteria piccolissima gli EeLST dimostrano di aver capito.


Ingrassati come il ciccione dei Monty Python, nel film Il senso della vita, l'esibizione della canzone con una nota sola al festival di Sanremo costa cara al gruppo, non consentendogli di arrivare all'ambitissimo quarto posto. Mitici.

08 febbraio 2013

Somewhere in Time, parte II

Continua la serie di post dedicati alle macchine del tempo, iniziata due mesi fa (...porca vacca come passa il tempo) con la prima parte Caught Somewhere in Time, parte I e che proseguirà ancora in futuro.

[Timecop]


Jean-Claude Van Damme che salta nello spazio con una spaccata volante... siete ancora qui a leggere questo post, correte a vedervi il film!

[L'uomo che visse nel futuro]


Dalla mente di H. G. Wells, la ritroviamo nel formato 1960 e nel formato 2002 grazie al bisnipote di Wells (il regista Simon Wells), The Time Machine con protagonista Guy Pearce. Forse i più giovini ricordano l'episodio della serie The Big Bang Theory, The Nerdvana Annihilation.







03 febbraio 2013

Lo Hobbit

"In un buco nel terreno viveva uno hobbit. Non era una caverna brutta, sporca, umida, piena di vermi e di trasudo fetido, e neanche una caverna arida, spoglia, sabbiosa, con dentro niente per sedersi o da mangiare: era una caverna hobbit, cioè comodissima."



Balin, Dwalin, Kíli, Fíli, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin, Bifur, Bofur, Bombur e Thorin Scudodiquercia partono insieme a Bilbo e Gandalf per raggiungere la montagna solitaria.
Il temibile Smaug, l'usurpatore di Erebor, mostra na zampa e n'occhio... nel secondo episodio se ne vedranno... non vedo l'ora di vedere Beorn!
L'avventura è cominciata... (e leggete il libro!!!)



Grande Martin Freeman!!

...e viva la grafica!